NO alla controriforma costituzionale della giustizia- Regalati una firma

By Massimo Torelli 6 ore ago
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NO alla concentrazione autoritaria dei poteri nelle mani dell’esecutivo

Diamo lo sfratto per il 2027 al Governo Meloni

Firenze Città Aperta aderisce al Comitato “Società Civile per il NO al Referendum costituzionale”, costituito il 20 dicembre a livello nazionale e in corso di attivazione anche a Firenze.

Primo atto di impegno e partecipazione è la raccolta di firme da parte della cittadinanza, partita on line il 22 dicembre e da organizzare anche in presenza nelle strade e nelle piazze. Alla richiesta di referendum oppositivo alla riforma costituzionale della magistratura si può aderire fino al 30 gennaio 2026.

Infatti il referendum è sì già stato richiesto dai parlamentari, ma con la richiesta di firme si è bloccata la mossa del governo di anticiparlo già al  1° marzo e si arriverà almeno al 30 marzo e possibilmente oltre, per il necessario controllo in Cassazione se le firme saranno tante.

Si firma qui: https://firmereferendum.giustizia.it/referendum/open/dettaglio-open/5400034

Con il Referendum della prossima primavera NON si voterà in realtà né sulla separazione delle carriere dei magistrati, già separate dalla legge Cartabia 71/2022, né sulla riforma dei servizi della giustizia.

L’unico obiettivo del governo Meloni è infatti quello di indebolire il controllo di legalità sulle scelte di chi esercita il potere, andando a colpire il sistema di indipendenza della magistratura come istituito dalla Costituzione.

Le tre controriforme del programma di governo (Autonomia differenziata, Ordinamento giudiziario, Premierato) hanno il solo scopo di concentrare, accentrare e verticalizzare il potere nelle mani dell’esecutivo, allontanandolo sempre di più dai cittadini.

L’autonomia differenziata è stata in aspetti fondamentali indebolita dalla Corte Costituzionale, ma sono ugualmente in corso tentativi di rilanciarla da parte del Governo; sul premierato i tempi di attuazione sono molto incerti e probabilmente insufficienti prima delle elezioni politiche del 2027.

È perciò sul referendum della prossima primavera che si gioca una partita decisiva per fermare il disegno che mira a sovvertire la Costituzione e la nostra Repubblica parlamentare, trasformandola in una Repubblica autoritaria sul modello ungherese. Impegnarsi per una vittoria dei No al referendum è dunque anche l’occasione più immediata per mandare un segnale di sfratto al Governo Meloni per il 2027.

Firenze Città Aperta

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