13 Gennaio 2023
𝙄 𝙧𝙞𝙘𝙘𝙝𝙞 𝙙𝙚𝙡 𝙢𝙤𝙣𝙙𝙤 𝙨𝙩𝙖𝙣𝙣𝙤 𝙘𝙤𝙢𝙥𝙧𝙖𝙣𝙙𝙤 𝙁𝙞𝙧𝙚𝙣𝙯𝙚, 𝙁𝙞𝙧𝙚𝙣𝙯𝙚 𝙨𝙞 𝙤𝙧𝙜𝙖𝙣𝙞𝙯𝙯𝙖 𝗦𝗔𝗕𝗔𝗧𝗢 𝟭𝟰 𝗚𝗘𝗡𝗡𝗔𝗜𝗢 𝟮𝟬𝟮𝟯 𝗶𝗻 𝗣𝗶𝗮𝘇𝘇𝗮 𝗱𝗲’ 𝗖𝗶𝗼𝗺𝗽𝗶𝗱𝗮𝗹𝗹𝗲 𝟭𝟭.𝟬𝟬 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝟭𝟯.𝟬𝟬 𝗲 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗲 𝟭𝟲.𝟬𝟬 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝟭𝟵.𝟬𝟬 appuntamento per il lancio della raccolta firme in sostegno di 𝙍𝙀𝙁𝙀𝙍𝙀𝙉𝘿𝙐𝙈 𝙘𝙞𝙩𝙩𝙖𝙙𝙞𝙣𝙤 𝙎𝘼𝙇𝙑𝙄𝘼𝙈𝙊 𝙁𝙄𝙍𝙀𝙉𝙕𝙀 #SalviamoFirenze #ReferendumSalviamoFirenze La cittadinanza assiste da anni a un processo di svuotamento di Firenze, con 𝗴𝗿𝗮𝗻𝗱𝗶 𝗿𝗲𝗮𝗹𝘁𝗮̀ 𝗽𝗿𝗶𝘃𝗮𝘁𝗲 𝗽𝗿𝗼𝗻𝘁𝗲 𝗮 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗿𝗮𝗿𝘀𝗶 𝘂𝗻 𝗽𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗶𝘁𝘁𝗮̀ 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝘃𝗼𝗹𝘁𝗮, 𝗰𝗿𝗲𝗮𝗻𝗱𝗼 𝘂𝗻𝗮 𝘃𝗲𝗿𝗮 𝗲 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶𝗮 𝗯𝗼𝗹𝗹𝗮 𝗶𝗺𝗺𝗼𝗯𝗶𝗹𝗶𝗮𝗿𝗲, con un aumento sempre più forte del prezzo delle case e degli affitti, a fronte di beni e servizi sempre più a misura del turismo. 𝗟𝗮 𝗰𝗼𝘀𝗮 𝗻𝗼𝗻 𝘃𝗮𝗹𝗲 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝘀𝗼𝗹𝗼 𝗰𝗲𝗻𝘁𝗿𝗼 𝘀𝘁𝗼𝗿𝗶𝗰𝗼, 𝗱𝗮 𝗼𝗿𝗺𝗮𝗶 𝗱𝗶𝘃𝗲𝗿𝘀𝗶 𝗮𝗻𝗻𝗶. – grandi gruppi immobiliari internazionali acquistano continuamente pezzi di città spesso con rilevante valore storico-artistico; – gli appartamenti di lusso, ristrutturati o nuovi, anche fuori dal centro, hanno toccato il picco di circa 10.000 euro al metro quadro, con conseguente aumento dei prezzi nelle aree circostanti; – gli studentati di lusso svolgono sempre di più il ruolo di alberghi, godendo di una serie di condizioni di favore (lo Student Hotel di viale Spartaco Lavagnini è l’ottavo albergo a Firenze per tassa di soggiorno). Negli ultimi mesi si è consolidata la tendenza a giustificare la trasformazione in studentati di parti importanti del tessuto urbano, che però quasi sempre sono destinati a chi può permettersi cifre di pernottamento altissime. Gli effetti di tutto questo sono evidentissimi: – oltre 18.000 famiglie non trovano una casa in affitto; – chi vince i concorsi pubblici rinuncia ad entrare in servizio per la difficoltà a trovare un alloggio; – difficoltà fino all’impossibilità per chi studia fuori sede a trovare alloggi a prezzi non esorbitanti (se il prezzo di uno studentato di lusso arriva a € 2.000 al mese ovviamente salgono anche gli affitti nel settore delle case private); – esplosione del costo degli appartamenti; – aumento spesso insostenibile degli affitti per gli esercizi commerciali. Tutto questo in una città in cui si arriva ad avere 800 case popolari vuote e non assegnate. La conseguenza di medio periodo è l’espulsione progressiva della residenza da ampi pezzi di città e lo scivolamento verso una città “esclusiva” in cui sarà sempre più difficile vivere lavorare, studiare, anche per chi fino ad ora ce la faceva. Per aprire una discussione su questi grandi temi e non assistere con passività e rassegnazione, proponiamo di lanciare INSIEME due quesiti referendari comunali su norme urbanistiche. Non è un referendum come gli altri, ma è una possibilità per prendere parola sulla nostra città e rompere il silenzio. L’annuncio del nuovo Piano Operativo si limita a provare a mitigare alcuni danni, ma non riesce a garantire un futuro per un Comune vivo, che non sia solo merce da acquistare. 𝗣𝗲𝗿 𝗻𝗼𝗻 𝗮𝘀𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗿𝗲 𝗰𝗼𝗻 𝗽𝗮𝘀𝘀𝗶𝘃𝗶𝘁𝗮̀ 𝗲 𝗿𝗮𝘀𝘀𝗲𝗴𝗻𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲, 𝗰𝗶𝘁𝘁𝗮𝗱𝗶𝗻𝗲 𝗲 𝗰𝗶𝘁𝘁𝗮𝗱𝗶𝗻𝗶 𝗵𝗮𝗻𝗻𝗼 𝘀𝗰𝗲𝗹𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗼𝗿𝗿𝗲 𝗱𝘂𝗲 𝗾𝘂𝗲𝘀𝗶𝘁𝗶 𝗿𝗲𝗳𝗲𝗿𝗲𝗻𝗱𝗮𝗿𝗶 𝘀𝘂𝗹𝗹𝗲 𝗻𝗼𝗿𝗺𝗲 𝘂𝗿𝗯𝗮𝗻𝗶𝘀𝘁𝗶𝗰𝗵𝗲. 𝗖𝗶 𝗮𝗯𝗯𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗮𝘁𝗼 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝗙𝗶𝗿𝗲𝗻𝘇𝗲 𝗖𝗶𝘁𝘁𝗮̀ 𝗔𝗽𝗲𝗿𝘁𝗮, 𝗺𝗮 𝗶 𝗾𝘂𝗲𝘀𝗶𝘁𝗶 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗼𝘀𝘁𝗶 𝗱𝗮 𝗰𝗵𝗶 𝘃𝗲𝗿𝗿𝗮̀ 𝗮 𝗳𝗶𝗿𝗺𝗮𝗿𝗲. Sarete voi le promotrici e i