COSTRUIRE UNA GRANDE COALIZIONE PER SALVARE FIRENZE DALLA MERCIFICAZIONE

By Firenze Città Aperta 9 mesi ago
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Proposta di Firenze Città Aperta alla coalizione di Sinistra Progetto Comune

Proponiamo una sintesi della riflessione politica svolta da Firenze Città Aperta in questa fase di avvicinamento alle elezioni comunali 2024.

La coalizione Sinistra Progetto Comune in questi quattro anni e mezzo ha portato avanti, dentro e fuori le istituzioni, un chiaro e ininterrotto impegno per cambiare Firenze. Il suo percorso politico e lo spettro di iniziative messe in campo dal gruppo consiliare si sono caratterizzati per complessità, puntualità ed efficacia.

Sulle fondamenta di questa esperienza, FCA si è orientata nel corso di questo anno a prospettare la possibilità di un ulteriore allargamento della coalizione, per provare a sottoporre ad elettrici ed elettori una proposta più ampia e unitaria possibile.

La posizione di FCA muove da riflessioni di lungo corso, ma anche da valutazioni sull’attuale fase politica locale e nazionale. Riteniamo infatti che si debba sostenere un percorso di convergenza con tutti quei soggetti che hanno espresso su vari aspetti qualificanti un’opposizione alle strategie del PD cittadino e che si pongono ovviamente in un’area progressista e antifascista.

Nell’ambito delle campagne di FCA, fra cui molto significativa quella referendaria, abbiamo potuto constatare una generale sfiducia delle cittadine e dei cittadini per una politica istituzionale chiusa in se stessa e restia al dialogo. Se da un lato è emersa chiaramente un’avversione per una gestione del territorio in chiave neoliberista, dall’altro lato la mobilitazione congiunta di soggetti in parte diversi tra loro, ma alternativi allo status quo fiorentino come il M5Stelle ed altre componenti di area democratica e progressista, sembra avere incontrato il gradimento di cittadine e cittadini senza più punti di riferimento precisi. È nostra opinione che una chiusura in chiave identitaria anche da parte di chi si è sempre attivata/o contro la deriva autoritaria e neoliberista del governo della città sarebbe condannata ad una scarsa rilevanza politica.

La crisi della rappresentanza politica e del PD emerge a Firenze con particolare evidenza, prima con una gestione autoritaria della città, poi con la necessità di proteggere questa gestione proprietaria della partecipazione politica in chiave anti- referendaria e adesso con la frantumazione dell’offerta politica per la prossima tornata elettorale. Nella crisi di rappresentanza gli interessi prevalgono e i soggetti collettivi implodono.

È uno scenario unico e forse irripetibile per mettere in campo una coalizione larga e alternativa capace di rappresentare un nuovo punto di riferimento democratico in città.

Occorre passare dalla rivendicazione di un ruolo di salvaguardia di valori, identità e pratiche sotto attacco ad una valorizzazione di questi percorsi per un’alternativa di governo credibile della città. Se un’altra città è possibile, si deve fare questo passaggio.

È auspicabile evitare una frammentazione che è stata percepita negli ultimi anni con crescente fastidio da potenziali elettrici ed elettori e provare a misurarsi non solo con l’elettorato di riferimento, che ha manifestato nelle ultime tornate elettorali un maggior senso di appartenenza all’area della sinistra alternativa, ma anche con settori caratterizzati da un’identità meno definita che tuttavia hanno espresso in varie forme un’esigenza di discontinuità rispetto alle politiche centriste e neoliberiste.

Riteniamo in definitiva che in questo momento sia prioritario proporre alla cittadinanza e a tutte le forze politiche e associative l’esperienza di Sinistra Progetto Comune come un punto di partenza verso un’ampia coalizione elettorale, costruendo un’alleanza più grande con il Movimento 5 Stelle. Contemporaneamente va colta tutta l’importanza dell’azione lanciata da Tomaso Montanari, per il merito della visione di città che sostiene e per la sua autorevolezza.

Riteniamo che in tale ambito vada affrontata anche la determinazione della candidatura a sindaco/a.

Pensiamo quindi che si debba accelerare tale percorso di confronto largo con questi altri soggetti politici sulla base di una serie di questioni programmatiche che devono comporre una piattaforma discriminante; fra i punti centrali sono da collocare:

  • la rottura politica e culturale rispetto al paradigma neoliberista di compatibilità con i grandi gruppi finanziari e con la rendita speculativa di cui è espressione l’attuale giunta;
  • l’opposizione alla svendita del patrimonio pubblico e alla costruzione di grandi opere e la salvaguardia del patrimonio culturale di Firenze come bene comune;
  • il tema della sicurezza sociale, dell’inclusione e dell’accoglienza, del contrasto a vecchie e nuove povertà attraverso un organico sistema di welfare locale;
  • la proposta di una reale transizione ecologica in risposta alla crisi climatica, fondata sul trasporto pubblico, sulla riconversione energetica e su una effettiva sicurezza idrogeologica che inverta il consumo di suolo;
  • la valorizzazione di una cultura pacifista e antifascista che ha innervato la tradizione politica fiorentina.

Sta nel DNA di Firenze Città Aperta il mettersi al servizio di grandi progetti per cambiare la città invertendone la deriva neoliberista, questo proponiamo a tutta la coalizione.

Doc. redatto da Chiara Giunti (presidente), Francesca Cavarocchi e Francesco Torrigiani (portavoce)

Firenze – 13 gennaio 2024

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