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Comunicato su Assemblea 16 aprile e smentita a “il manifesto”

27 Aprile 2024
Nell’ultima assemblea del 16 aprile, in una situazione molto preoccupata e tesa perché era vicino il fatto che non si potesse realizzare la grande coalizione per cui da sempre si è battuta, Firenze Città Aperta ha concluso rinnovando il proprio impegno e confermando la disponibilità a costruire una grande coalizione così come stava provando l’Associazione 11 agosto, e si è presa anche l’impegno specifico di adoperarsi per ricostruire un filo di collegamento fra Palagi e Montanari. Qualsiasi altra ricostruzione è falsa, non c’è stata né votazione né espressione dell’Assemblea, perché la discussione è stata proprio su altri punti. Ci dispiace che il giornalista Chiari, non si sa informato da chi, abbia riportato (sul Manifesto di oggi 27 aprile) un fatto così palesemente falso. Firenze Città Aperta

UN PIANO OPERATIVO COMUNALE SBAGLIATO E DANNOSO -2

23 Marzo 2024
La Giunta non mette in discussione il nuovo supermercato di via Mariti, nonostante quello che è successo e le richieste della cittadinanza: a seguito della strage la Giunta si è limitata a chiedere a Esselunga di procedere celermente con le opere di compensazione: un segnale chiaro, indietro non si torna. Le schede del POC rimangono le stesse, troviamo la trasformazione della villa dell’Ombrellino di Bellosguardo (dove Galilei scrisse “il dialogo sui massimi sistemi”) in residenza di lusso, la sede universitaria di Italianistica (Piazza Savonarola) lo stesso, si sfonda Piazza del Cestello per fare un parcheggio interrato. Si trasformano in residenza di lusso il Monastero di Monte Oliveto e quello di San Gaggio. Grida ancora vendetta la cessione dell’area Ex OGR (dopo 3 aste deserte il prezzo è sceso a quello che volevano gli acquirenti) al gruppo Rotschild, quando il Comune, come richiesto, aveva il diritto di prelazione. Poteva essere uno spazio pubblico, magari alloggi pubblici, quando invece avremo 50mila mq di costruzioni (studentato, hotel, appartamenti di lusso…). E qui accanto, a fianco delle Cascine, si crea la Pistoiese Rosselli, una strada a 1700 auto l’ora. Dovrebbe decongestionare Via Baracca ma la realtà è che quella anacronistica strada attrarrà traffico e sarà funzionale agli interessi della nuova cittadella di Lusso ex-OGR, come è scritto chiaro nel PUMS*. Si va aventi con la chiesa nel Pratone di Ponte a Greve, quando la cittadinanza chiede spazi verdi. Nella sede attuale del CPA si vogliono realizzare servizi socio-culturali. Non ci si pone in questa trasformazione il destino di questa importante realtà? Poi abbiamo la trasformazione in ricettivo dell’ex ospedale di S Giovanni di Dio, la trasformazione degli ex uffici INPS (13mila mq!) di Viale Belfiore in direzionale privato, il residenziale e direzionale in Villa Basilewsky, la RSA di lusso nella ex Caserma Ferrucci in Piazza Santo Spirito. Un disastro. C’è tutta la continuità renziana nelle schede POC: vendere patrimonio pubblico, lusso, cemento e consumo di suolo, assenza di confronto con le realtà cittadine, social housing risibile e solo per pochi anni. In 4 parole: il solito asservimento ai fondi speculativi. *https://www.cittametropolitana.fi.it/wp-content/uploads/Appendice-1_Focus-Comune-di-Firenze.pdf Firenze Città Aperta

UN PIANO OPERATIVO COMUNALE SBAGLIATO E DANNOSO

22 Marzo 2024
I numeri comunicati dalla Giunta a sostegno del Poc sarebbero più adatti all’ufficio stampa di un grande Fondo di Investimento. Non a caso a loro e alle categorie economiche e non alla cittadinanza la Giunta si rivolge con il suo ultimo appello prima del voto. Si elencano numeri che vanno letti, si parla di 500.000 mq di nuove trasformazioni, per fare residenziale di lusso e turistico: si tratta di una dimensione enorme, pari a 8 volte l’area OGR che va dalla Leopolda alla Manifattura. Si parla di 400 alloggi da affittare a social housing: vuol dire che il privato, per la fascia medio alta, ne costruirà almeno 2.000.Si parla di 10.000 posti di lavoro, ripetendo la narrazione già usata per il cantiere Esselunga di Via Mariti ed emulando male il milione di posti di lavoro di Berlusconi, senza dire di quale qualità e senza dire quanti saranno persi nell’industria e nei servizi di una città che sta cancellando la sua natura produttiva. Si parla di 1.000 posti letto negli studentati privati che faranno anche albergo: vuol dire una previsione di 3.000 camere , ovvero altri 6 nuovi student hotel privati come quello di viale Belfiore. Non solo, viene confermata la norma che permette di fare nascere in tutte le strutture, oggi sedi di uffici, strutture ricettive, un po’ studentato di lusso molto hotel. Non c’è traccia di una pianificazione pubblica su niente e nessuna risposta alla crisi che la città sta vivendo. Si continua più di prima su una strada che sta svuotando la città. Si prendono le briciole dai privati a cui deleghiamo tutto, dopotutto si parla di ottenere 23 milioni su più di un miliardo di lavori, senza rendersi conto che si parla del 2% di quanto viene investito. Appunto, le briciole. Non dicono che questi 23 milioni in gran parte saranno utilizzati per sistemare le aree contigue agli stessi interventi privati. La Giunta dice che se non viene approvato saltano più 1 miliardo di investimenti, ma se viene approvato una valanga di cemento seppellirà la nostra città rendendola sempre più invivibile, con costi degli affitti e delle case che aumenteranno ancora. Il sindaco Nardella in fondo è coerente. Crede nei grandi fondi di investimento. E poi «Il coraggio-per opporsi a chi specula- se uno non ce l’ha mica se lo può dare» Firenze Città Aperta

CENSURA A FIRENZE

4 Marzo 2024
𝐂𝐄𝐍𝐒𝐔𝐑𝐀 𝐀 𝐅𝐈𝐑𝐄𝐍𝐙𝐄𝐃𝐚𝐫𝐢𝐨 𝐍𝐚𝐫𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐞 𝐒𝐞𝐫𝐠𝐢𝐨 𝐑𝐢𝐬𝐚𝐥𝐢𝐭𝐢:𝐍𝐎𝐍 𝐂𝐀𝐍𝐂𝐄𝐋𝐋𝐀𝐓𝐄 𝐐𝐔𝐄𝐋 𝐌𝐔𝐑𝐀𝐋𝐄𝐒 Faccio disegnare a Nem0’s un mural. Il mural non mi piace, forse perché, raccontando la realtà, critica chi ha trasformato Firenze in un brand turistico da piazzare sul mercato immobiliare del lusso.Allora il mural lo faccio cancellare.Caro Risaliti, la prossima volta scegliti un artista allineato. Così eviti spreco di denari pubblici, ed eviti che gli attaccabrighe ti saltino alla giugulare dandoti inevitabilmente di censore.

COSTRUIRE UNA GRANDE COALIZIONE PER SALVARE FIRENZE DALLA MERCIFICAZIONE

18 Gennaio 2024
Proposta di Firenze Città Aperta alla coalizione di Sinistra Progetto Comune Proponiamo una sintesi della riflessione politica svolta da Firenze Città Aperta in questa fase di avvicinamento alle elezioni comunali 2024. La coalizione Sinistra Progetto Comune in questi quattro anni e mezzo ha portato avanti, dentro e fuori le istituzioni, un chiaro e ininterrotto impegno per cambiare Firenze. Il suo percorso politico e lo spettro di iniziative messe in campo dal gruppo consiliare si sono caratterizzati per complessità, puntualità ed efficacia. Sulle fondamenta di questa esperienza, FCA si è orientata nel corso di questo anno a prospettare la possibilità di un ulteriore allargamento della coalizione, per provare a sottoporre ad elettrici ed elettori una proposta più ampia e unitaria possibile. La posizione di FCA muove da riflessioni di lungo corso, ma anche da valutazioni sull’attuale fase politica locale e nazionale. Riteniamo infatti che si debba sostenere un percorso di convergenza con tutti quei soggetti che hanno espresso su vari aspetti qualificanti un’opposizione alle strategie del PD cittadino e che si pongono ovviamente in un’area progressista e antifascista. Nell’ambito delle campagne di FCA, fra cui molto significativa quella referendaria, abbiamo potuto constatare una generale sfiducia delle cittadine e dei cittadini per una politica istituzionale chiusa in se stessa e restia al dialogo. Se da un lato è emersa chiaramente un’avversione per una gestione del territorio in chiave neoliberista, dall’altro lato la mobilitazione congiunta di soggetti in parte diversi tra loro, ma alternativi allo status quo fiorentino come il M5Stelle ed altre componenti di area democratica e progressista, sembra avere incontrato il gradimento di cittadine e cittadini senza più punti di riferimento precisi. È nostra opinione che una chiusura in chiave identitaria anche da parte di chi si è sempre attivata/o contro la deriva autoritaria e neoliberista del governo della città sarebbe condannata ad una scarsa rilevanza politica. La crisi della rappresentanza politica e del PD emerge a Firenze con particolare evidenza, prima con una gestione autoritaria della città, poi con la necessità di proteggere questa gestione proprietaria della partecipazione politica in chiave anti- referendaria e adesso con la frantumazione dell’offerta politica per la prossima tornata elettorale. Nella crisi di rappresentanza gli interessi prevalgono e i soggetti collettivi implodono. È uno scenario unico e forse irripetibile per mettere in campo una coalizione larga e alternativa capace di rappresentare un nuovo punto di riferimento democratico in città. Occorre passare dalla rivendicazione di un ruolo di salvaguardia di valori, identità e pratiche sotto attacco ad una valorizzazione di questi percorsi per un’alternativa di governo credibile della città. Se un’altra città è possibile, si deve fare questo passaggio. È auspicabile evitare una frammentazione che è stata percepita negli ultimi anni con crescente fastidio da potenziali elettrici ed elettori e provare a misurarsi non solo con l’elettorato di riferimento, che ha manifestato nelle ultime tornate elettorali un maggior senso di appartenenza all’area della sinistra alternativa, ma anche con settori caratterizzati da un’identità meno definita che tuttavia hanno espresso in varie forme un’esigenza di discontinuità rispetto alle

Per Graziella Rumer

16 Novembre 2023
Graziella Rumer ci ha lasciato.La ricordo con grande commozione.Per un lungo periodo è stata una presenza importante nella vita sociale e politica fiorentina, quella che si colloca a sinistra, prima insieme al marito Francesco Mori, poi da sola dopo la morte di Francesco, rivestendo nel tempo ruoli diversi. Quando l’ho conosciuta, nel lontano 1969, era impegnata come madre nell’Associazione “Famiglie Alunni Scuola-Città Pestalozzi” ed era fra le organizzatrici di una marcia di protesta dei ragazzi/delle ragazze delle scuole di Santa Croce fin sotto le mura di Palazzo Vecchio per richiedere nuovi locali e il tempo pieno, come risulta dal libro “Scuola e quartiere”, in cui sono documentate le attività e le iniziative dei numerosi doposcuola, scuole popolari, comitati genitori sorti nei quartieri fiorentini in quel periodo (si trattava di realtà auto-organizzate che proseguivano le esperienze dei comitati dell’alluvione, dando vita ad un vero e proprio movimento – quello denominato, appunto, “Scuola e quartiere” -, sviluppatosi ulteriormente negli anni ‘70).Con tutto questo Graziella è rimasta sempre in contatto ed è su questi aspetti del suo impegno, e non tanto sull’importantissima sua attività di avvocata – su cui altri/e ne sanno sicuramente più di me – , che intendo basare il mio ricordo. In effetti, Graziella l’ho incrociata ancora prima, senza però stabilirci un rapporto diretto, e cioè durante le “calde” giornate isolottiane del novembre e dicembre 1968 che erano seguite all’allontanamento dalla Parrocchia – ad opera del Cardinale Florit – dei sacerdoti Enzo Mazzi, Sergio Gomiti, Paolo Caciolli. L’Isolotto, con le sue messe/assemblee in piazza, con la sua Comunità aperta ad ogni esperienza di lotta per la giustizia, per la pace, contro il razzismo, era divenuto un suo punto di riferimento, rimasto tale nel corso degli anni, con lo sviluppo di forti amicizie con alcune persone attive a livello comunitario.La sua ricerca di impegni più propriamente politici l’aveva portata successivamente ad incontrare esperienze con forti elementi innovativi rispetto alle vecchie presenze partitiche. Aveva infatti partecipato ai vari tentativi, susseguitisi nel tempo, di ricostruire una sinistra degna di questo nome. Ci riferiamo alla Sinistra Arcobaleno, alla Sinistra Unita e Plurale, ad ALBA, a “L’Altra Europa con Tsipras”, a “Firenze città aperta”. Finché le forze gliel’hanno permesso, ha preso parte a riunioni ed assemblee, anche “in trasferta” – fuori Firenze -, portando sempre il suo contributo.Certo, il suo impegno sociale e politico si manifestava pure su altri terreni, dell’affermazione della laicità e del movimento delle donne, in primo luogo. Ma anche su questi aspetti ci potranno essere sicuramente testimonianze e ricordi più appropriati. Naturalmente l’intensa vita di Graziella è stata la “summa” di una molteplicità di esperienze, nella vita professionale, come si è già accennato, e nella vita familiare.Ho qui voluto soffermarmi sul terreno della politica, perché sono convinto che comunque ciò rispondesse ad una sua esigenza fondamentale, quella cioè di sentirsi parte di una collettività e di doversi rapportare agli altri/alle altre per affrontare i problemi comuni (che è poi il senso vero del “far politica”).Sentiremo la sua mancanza, ma, per ricordarla

Referendum Salviamo Firenze – sprint finale

10 Novembre 2023
Referendum Salviamo Firenzesprint finale Consultazione Autogestita – FIRMA&FERMA Lo spot:https://www.facebook.com/ReferendumSalviamoFirenze/videos/2526198664214608 PREZZI DELLE CASE E AFFITTI INAVVICINABILIPOTRAI CONTINUARE A VIVERE A FIRENZE?SALVIAMO FIRENZE, Fino al 18 novembre SPRINT FINALE PER FIRMA&FERMA: LA RACCOLTA DI FIRME PER LIBERARE FIRENZE DAGLI STUDENTATI DI LUSSO e DALLA SPECULAZIONE IMMOBILIAREUNA VALANGA DI FIRME PER OBBLIGARE NARDELLA A INTERVENIRE. Dove firmare: https://www.referendumsalviamofirenze.it/dovefirmare/

Ci saremo

20 Ottobre 2023
Come Firenze Città Aperta accogliamo, rilanciamo e sosteniamo l’invito di padre 𝐁𝐞𝐫𝐧𝐚𝐫𝐝𝐨 𝐆𝐢𝐚𝐧𝐧𝐢, priore dell’Abbazia di San Miniato al Monte, di ritrovarci 𝐥𝐮𝐧𝐞𝐝𝐢̀ 𝟐𝟑 alle 18:30 per una grande 𝐟𝐢𝐚𝐜𝐜𝐨𝐥𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐢 𝐏𝐚𝐜𝐞 aperta a chiunque voglia condividere il lutto, l’angoscia e la richiesta di un immediato 𝐂𝐄𝐒𝐒𝐀𝐓𝐄 𝐈𝐋 𝐅𝐔𝐎𝐂𝐎 e di un intervento della comunità internazionale volto a costruire le condizioni per una 𝐩𝐚𝐜𝐞 𝐝𝐮𝐫𝐚𝐭𝐮𝐫𝐚 𝐢𝐧 𝐌𝐞𝐝𝐢𝐨 𝐎𝐫𝐢𝐞𝐧𝐭𝐞. Tacciano le armi e 𝐅𝐢𝐫𝐞𝐧𝐳𝐞 sia, come in passato, la 𝐜𝐢𝐭𝐭𝐚̀ 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐩𝐚𝐜𝐞. E da qui parta un messaggio sempre rinnovato di speranza e di costruzione di ponti. 𝐀𝐩𝐩𝐮𝐧𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐚𝐥𝐥𝐞 𝟏𝟖:𝟎𝟎 𝐚𝐥 𝐏𝐎𝐍𝐓𝐄 𝐀𝐋𝐋𝐄 𝐆𝐑𝐀𝐙𝐈𝐄 per poterci muovere alle 18:30 verso San Miniato al Monte. Di seguito il testo dell’appello di padre Bernardo: Care concittadine, cari concittadini, le scene raccapriccianti di uomini donne e bambini cercate casa per casa, le uccisioni deliberate di inermi a sangue freddo hanno risvegliato dal torpore la nostra coscienza che in questi ultimi, terribili giorni dovrebbe aver acquisito una volta per sempre che la guerra e i suoi perversi propositi di pulizia etnica, ovunque essi si manifestino, segnalano che la nostra umanità ha sconfitto se stessa affermando il primato della violenza assassina e quello, sempre seducente, della ritorsione rispetto alla via, senza dubbio ardua ma così qualificante e costruttiva, del dialogo, della reciprocità e della condivisione. Scartare questo tracciato, pur segnato da inevitabili curve e salite, per imboccare pericolose scorciatoie, significa infatti deprimere la nostra visione della storia in una disperata e cinica rassegnazione al male e soprattutto rinunciare alla possibilità non utopica, ma concretamente necessaria, ragionevole e ineludibile che ogni nostro pensiero e ogni nostra azione sappiano sempre e dovunque propiziare il bene della giustizia e quindi la pacifica convivenza fra le legittime aspirazioni e i diritti di popoli e culture diverse. Nella luce di questa esigente, ma anche appassionante consapevolezza per tutte e tutti, senza distinzioni di fede e di sensibilità politica, Gerusalemme, il cui nome significa «città della pace», e tutta la regione mediorientale sono luoghi simbolici, ma reali nel cui fascinoso e sofferto splendore plurimillenario, accanto ad una irresistibile forza di ispirazione, si verifica con particolare urgenza come solo la pratica della pace possa generare un futuro che sia veramente capace di appassionare al bene della vita e alla responsabilità creativa il cuore e l’intelligenza delle nuove generazioni, lì come altrove. Per noi, poi, che viviamo in questo insigne crocevia di arte e di ingegno, dovrebbe sempre risuonare nel cuore la voce forte e profetica del sindaco Giorgio La Pira che ancora oggi ci invita a guardare alla nostra Firenze come la «città sul monte: bella, come la Gerusalemme messianica, irradiante pace e luce». Di fronte a tale bellezza, cercandone una finalità non semplicemente turistica, lo stesso La Pira si domandava inquieto: «La crisi dei popoli sta nel pericolo tremendo di una nuova guerra scardinatrice di ogni città e di ogni nazione? Ebbene: siano i popoli “convocati” -per così dire- in questa città della pace […] e da essa parta un messaggio sempre rinnovato

Pacifismo non è retorica, ma provare a “restare umani”

14 Ottobre 2023
Come Firenze Città Aperta condanniamo con estrema nettezza l’aggressione di Hamas contro la popolazione israeliana, che ha condotto al massacro di giovani, donne, bambini, civili inermi, mentre altre decine di ostaggi sono sospesi fra la vita e la morte. Inaccettabile è la reazione del governo israeliano, che si sta configurando come un’operazione di rappresaglia su larga scala contro la popolazione della Striscia di Gaza, area con la più alta densità di abitanti al mondo, totalmente priva di autonomia per l’approvvigionamento di acqua, alimenti, energia. Nel silenzio di gran parte della comunità internazionale, i 2.400.000 abitanti di Gaza sono confinati da anni in una prigione a cielo aperto. Nello stesso silenzio si sono verificate le provocazioni nei luoghi sacri di Gerusalemme e l’espansione delle colonie in Cisgiordania, in violazione delle risoluzioni dell’ONU. La popolazione di Gaza non deve pagare per le ingiustificabili azioni di Hamas. Il conflitto rischia inoltre di regionalizzarsi, con l’intervento di fazioni quali Hezbollah, allargandosi ai Paesi vicini come la Siria, stremati da decenni di guerra e migrazioni forzate, e il Libano in gravissima crisi economica. Più in generale, lo scenario di una contrapposizione tra mondo arabo e “occidentale”, alimentata dal sentimento di rivalsa, rischia di esasperare e incrementare il conflitto mettendo ulteriormente in crisi la sicurezza globale. Rafforzeremo il nostro impegno insieme a tutti gli altri gruppi e associazioni pacifiste.Pacifismo non è retorica, ma provare a “restare umani”, a stare dalla parte di tutte le vittime civili, è rifiutare il fanatismo dello scontro frontale, è mettere al centro l’interposizione nonviolenta e la soluzione politica.È più che mai urgente che la comunità internazionale si assuma la responsabilità di costruire un percorso multilaterale per una via d’uscita duratura dal conflitto, fondata sul riconoscimento dei diritti della popolazione palestinese e sui principi di convivenza pacifica e ricostruzione democratica. Foto credit Oxfam

Firenze 2024: una sinistra plurale, ecologista, popolare e di governo

6 Ottobre 2023
La coalizione di Sinistra Progetto Comune e i suoi gruppi consiliari hanno organizzato una serata per fare il punto sull’impegno e le lotte di questa consiliatura, parlando delle questioni aperte in vista della prossima. L’occasione per parlare di un percorso per costruire insieme un’alternativa per Firenze. Si è svolta venerdì 6 ottobre 2023, dalle 21:15 alle 23:00, al Teatro L’Affratellamento (via Giampaolo Orsini 73, Firenze)

Conferenza stampa SINISTRA PROGETTO COMUNE

5 Ottobre 2023
Conferenza stampa a più voci su una ispirazione e prospettiva comune, evidente frutto positivo dei quattro anni e mezzo di lavoro coerente e ininterrotto di Sinistra progetto Comune dentro e fuori il Palazzo, quella di stamani per il lancio dell’evento di domani sera 6 ottobre all’Affratellamento. Aperta e conclusa dai due consiglieri comunali e con i volti e le voci delle cinque forze che compongono la coalizione, alla nutrita presenza di stampa e media: la sinistra fiorentina offre un’immagine unitaria ed aperta per cambiare Firenze. Firenze Città Aperta L’incontro di venerdì sera:https://www.facebook.com/events/320693480634627

Un appuntamento importante. L’inizio di un percorso.

4 Ottobre 2023
Come Firenze Città Aperta ci siamo presentati alle elezioni del 2019 contribuendo ad eleggere i consiglieri in comune e nei cinque quartieri, e siamo parte attiva della coalizione Sinistra Progetto Comune che in questi quattro anni e mezzo ha portato avanti, dentro e fuori le istituzioni, un chiaro e ininterrotto impegno per cambiare Firenze.Nostra ragione d’essere è tessere reti e relazioni con le persone e le realtà collettive che lottano per la pace contro la militarizzazione del territorio, per sottrarre alla speculazione e rendere vivibile la città per chi ci abita lavora e studia e vorrebbe poterlo fare: un bisogno sentitissimo come sta anche dimostrando la forte risposta delle persone alla raccolta Firma&Ferma, per i diritti sociali e civili, per una reale transizione energetica e contro le grandi opere devastanti, per una città accogliente di tutte e di tutti, femminista, antirazzista e antifascista. Da tutto questo ripartiremo venerdì 6 ottobre, alle ore 21:15, al Teatro dell’Affratellamento (via Giampaolo Orsini 73, Firenze) per Firenze: Sinistra Plurale Ecologista Popolare.Un’occasione per ripercorrere, insieme con tutte le forze componenti la coalizione, il percorso fatto in questi anni, e con le realtà protagoniste di tante lotte e vertenze condivise sul territorio.Un’occasione per fare il punto sulle questioni aperte e lanciare un percorso che ci permetta di portarle avanti in vista delle elezioni del 2024. Vi aspettiamo numerose e numerosi! Aiutaci a far girare l’evento: inoltra questo messaggio alle persone che pensi possano essere interessate. Firenze Città Aperta Evento Facebook:https://www.facebook.com/events/320693480634627/
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